Ci sono giorni, secondo me, in cui fatichi, sgobbi ed arranchi, ed il risultato: punto e a capo. Sconfitta totale. Altri in cui, con un filo di gas, ti vanno tutte lisce, sei un campione, al centro dell'attenzione, tutti a cercarti, a dire quanto sei brava. Successo pieno. Altri invece, una via di mezzo. Un pareggio. Oggi è uno di quelli. Cottura totale (ci credo, non si dorme!), afa tremenda, e qualche spiraglio che si intravede, per cui non illudersi troppo, nel progetto che vado seguendo da un po', al quale ho dedicato tutto l'inverno.


Premessa: Nell'ultimo mese sto dormendo solo poche ore per notte. Il resto del tempo lo trascorro ricamando a punto croce, scrivendo, o leggendo. Ho divorato una quindicina di libri, dall'inizio dell'anno. L'ultimo, terminato proprio la notte scorsa, è "Mille anni che sto qui" di Mariolina Venezia, che, tra l'altro, ho conosciuto di persona, nell'ambito del ciclo di incontri programmati dalla biblioteca di Riccione, con alcune scrittrici. Adoro le saghe familiari, quelle con tanto di albero genealogico riportato all'inizio del libro, che è ambientato in Basilicata, e riporta le storie, attraverso gli anni, di una famiglia con alterne fortune, e che vede protagoniste le donne, come spesso succede (anche nella mia, di famiglia, e chissà che prima o poi non ne scriva qualcosa). Come contorno, la storia, le vicende, dal fascismo alle speranze di benessere del dopoguerra, fino alla caduta del muro di Berlino, con le ultime pagine che racchiudono, con la figura di Gioia, tutte le immagini delle generazioni trascorse. Bello, davvero, merita il Campiello che le è stato conferito, nel 2007

A chi...

Ce l'ho fatta!!! ... Forse.
Il mio neonato, primo Blog. Se ne sentiva l'esigenza? Certo. L'ho voluto, fortemente, intanto che, in questo ultimo anno, sbirciavo quelli altrui, e intessevo contatti col mondo del web, e scaricavo schemi, e provavo a realizzare progetti, con la ritrovata energia, e la voglia di fare, che per fortuna mi è tornata. E, testarda come sono... ci provo, a farlo funzionare. Mica solo merito mio, eh? Innanzitutto grazie. Alle amiche che vorranno sostenermi, a quelle che ho conosciuto in questi anni, fuori e dentro il computer: abbiate pazienza, perchè di grinta ne ho, di capacità informatiche, molte di meno. A quelle che fanno meraviglie col punto croce, perchè grazie al loro esempio io, che sono nella fase "aperta alle novità", potrò solo migliorare. A chi si ferma anche solo per un commento, una battuta, perchè, diciamocelo, non sempre siamo creative, e, allora, anche muovere solo la lingua, quando gli altri lavorano, ha il suo valore. Reciproco. Al socio, che dopo tutti questi anni non ha ancora esaurito la pressochè infinita dose di sopportazione, e continua a dispensarmi le sue perle di saggezza, e le previsioni. Azzeccate. A chi ho scordato, a chi arriverà, a chi si perderà lungo la strada. Grazie di esistere!
Intanto, oggi, il mare, il mio mare, si presentava così